Sugden A21se

Finalmente entrato tra le mie mura questo must Inglese tanto decantato per le sue doti musicali.

L’amplificatore nella prova di oggi è un classe A (vero) con 30watt per canale, direi anche bello da vedere, solido,pesante (dichiarano 15kg) e minimalista come richiede la tradizione inglese.

Bene….il setup  è il seguente: i miei diffusori attuali (ProAc response D2) sorgente Denon dcd2000ae,e un lettore di rete Pioneer N50 collegato ad un nas Qnap, cavi di potenza Viablue sc4 , di segnale Qed reference.

Eseguo i classici collegamenti e accendo le elettroniche,mentre decido come mettere alla frusta il Sugden lo lascio scaldare un pò… e si..è un classe A e questo Sugden molti lo chiamano la stufetta.

Inizio con una grande cantante, Eva Cassidy (Autumn Leaves) parto dal presupposto che non ho mai avuto un classe A nella mia vita e quindi cerco di fare non molti confronti con il mio amplificatore (Denon pma2000ae) ma di afferrare il vero carattere del Sugden,due macchine concepite con 2 tecnologie ben diverse.

Per chi conosce il brano in questione noto che la chitarra iniziale è gia diversa da come sono abituato ad ascoltarla..

Molto pulita ed equilibrata,quando la Cassidy attacca è da pelle d’oca…oltre alla sua meravigliosa voce si ha la sensazione di averla davanti,  il sugden sprigiona pulizia e rende il brano molto aperto ,sorprendentemente musicale e caldo.

Passo a qualcosa di più robusto,curioso di sentire questi 30watt come si comportano. quindi inserisco un cd dei Dead Can Dance (Anastasis) come brano Agape.

Aiuto….. questo brano dove il basso è molto presente non impensierisce minimamente il Sugden,alzando il volume a ore 10 è gia da arresto in condominio…la pressione sonora è esagerata,l’amplificatore non perde un colpo,sprigiona una musicalità e correttezza esemplari..basso corposo,pieno e senza una sbavatura, gli strumenti si sentono tutti alla perfezione, anche la voce della cantante è incredibile.

Torno al Jazz e inserisco Jacintha – Lush life, anche questo disco suona bene,ma caspita questo Sugden non molla mai? L’ampli è ormai bollente,quindi in teoria dovrebbe esprimersi al meglio delle sue possibilità…. azzardo ad alzare il volume a livelli da festino..ed ecco che finalmente il suo limite arriva.. a poco più di metà volume tutto il suono cambia..la separazione degli strumenti tende a mischiarsi,la scena sonora non è più bella aperta,e il basso si perde per conto suo.

Continuo ancora una buona oretta con vari generi musicali ( questa volta a volumi da appartamento) e giungo alle mie conclusioni….

Il 21se è una gran macchina,suona meravigliosamente,calda,musicale e con il giusto dettaglio, un suono che ti avvolge,bello pastoso e che riempie i miei 20mq senza mai un esitazione. Forse predilige un genere sul Jazz a mio parere,dove ho notato le sue migliori performance ( sono magari un pò troppo di parte) ma è un ampli che ha bisogno di buone incisioni, una bella poltrona, un bicchierino di rhum e la moglie in un altra stanza.. scherzi a parte è un ampli che non affatica l’ascolto nemmeno dopo 3 ore consecutive, visto le doti del 21se è obbligo affiancare diffusori di categoria che siano a torre o da stand.

Il prezzo di listino è circa 3700 euro a memoria…non a buon mercato e non per tutte le tasche…ma ragazzi la qualità si paga,e potrebbe essere anche una macchina definitiva, ma  non dimentichiamoci che è un classe A !

Voglio ringraziare il mio amico Jakob per avermi dato la possibilità di ascoltare questo splendido amplificatore.

Alla prossima.

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Un pensiero riguardo “Sugden A21se

  1. Prima di ascoltare questo classico inglese a casa di mister, lo abbiamo provato qui da me — rigorosamente però con le minima vintage di cui sono molto soddisfatto — lo ho già scritto su videohifi – ritengo le minima diffusori senza limiti qualitativi almeno evidenti — meglio le tratti, meglio suonano — credo sia anche così con le piccole pro-ac di mister che di gran lunga preferisco alle D15 – D18- dovrei provarle con il BC ma pesa quel bestione da quasi 30 kg non lo muovo.

    Sostengo che il sugden per chi ama i primi Watt (Nelson Pass ha pure fatto delle macchine in tale direzione) diciamo circa < 5 – 10 Watt , sia un ampli quasi imbattibile per dinamica , velocità, equilibrio tonale , timbrica — ora per esempio sto ascoltando le sonate per violino e pianoforte di Beethoven (con la bella Dego già ascoltata all'auditorium di Milano) ed è incredibile come è piacevole — chiarisco che lo ho acquistato ben prima che diventasse noto sui siti maggiori italiani con anche sezioni specifiche del marchio.

    La sorgente era un Koala d'annata con buffer a valvole connesso RCA in quanto l'inglese non ha entrate in bilanciato. Caverie impianto – tutto vovox serie initio anche il cavo d'alimentazione in solid core. Abbiamo spaziato un poco su vari generi di musica — ormai mister sa che io per valutare un impianto uso CD di musica classica — bisogna provare un piano solo- un violino solo – una corale – un orchestra —

    Il mio ambiente è piccolo 40 mcubi e l'impianto è disposto a cavallo dell'angolo che fa un poco da tromba naturale — so che i diffusori sono vicini e questa magari limita (ma non di molto) la larghezza della scena ma neanche troppo — ho dei dubbi (anche se mister la pensa diversamente) che possa migliorare un qualcosa — tra l'altro la mia disposizione è contemplata nei sacri tomi di acustica — ne scriverò dopo…

    Un saluto

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